progetto artistico in collaborazione con
Scuola Internazionale di Comics
Adriana Riccardi
Studentessa di Illustrazione e Colorazione Digitale
“Small differences make a big difference”
China nera e tempera bianca
Ho voluto celebrare l’importanza di una moltitudine di azioni, che prese singolarmente possono sembrare sforzi vani ma nel complesso apportano invece un grande cambiamento. Inoltre, i protagonisti della mia breve storia sono bambini, che rappresentano le nuove generazioni in senso lato, che dal loro diverso punto di vista (nelle tavole simbolicamente non hanno la testa nella nuvola di smog a differenza degli adulti) riescono a coltivare scelte consapevoli e se ascoltate e seguite potranno attuare il cambiamento.
Le tavole sarebbero pensate per essere visionate in una successione verticale, che segue la crescita della piantina protagonista dalla terza tavola in poi e obbligherebbe il fruitore del contenuto a ruotare il telefono (simbolico del piccolo sforzo quotidiano che sarebbe richiesto a ogni individuo per poter rallentare il disastro ambientale a cui stiamo andando incontro) ma ovviamente non ho la pretesta che vengano postate cosi.
Alice Chen
“Passo da te”
China, pastelli e tempera
La natura dovrebbe convivere con l’essere umano. Anzi, l’essere umano deve convivere con la natura. Quest’ultima anche in assenza di noi continuerà i suoi cicli: una semplice foglia caduta da un albero in autunno, in natura, non diventa uno scarto, ma compost per concimare la crescita delle nuove piante. La natura non smetterà mai di nascere e rinascere, prendersi cura di sé, in infiniti modi.
Erica Caravaggi
Studentessa di Illustrazione e Colorazione Digitale
“Piatti”
Matite colorate
Nel corso dei secoli l’uomo ha sempre ritratto nelle sue rappresentazioni artistiche la natura che lo circondava. In un futuro vicino, con il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse avremo ancora qualcosa da rappresentare?
Giulia Biondani
“IT’S TIME TO CHANGE!”
Tecnica mista, digitale e matite colorate
La stagionalità della frutta e della verdura è un principio fondamentale per una dieta equilibrata e sostenibile. Ogni stagione offre una varietà unica di prodotti freschi e nutrienti, ciascuno con le proprie caratteristiche benefiche per il nostro organismo. Consumare frutta e verdura di stagione non solo ci permette di diversificare la nostra alimentazione, ma ci fornisce anche una più ampia gamma di vitamine, minerali e antiossidanti essenziali per la salute. D’altro canto, la coltivazione intensiva, sebbene possa garantire una produzione su larga scala, comporta numerosi impatti negativi sull’ambiente. L’uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti chimici può inquinare suoli e acque, danneggiando l’ecosistema circostante. Inoltre, la coltivazione intensiva spesso richiede l’impiego di monoculture e la deforestazione, con conseguenze disastrose sulla biodiversità. Promuovere una produzione agricola più sostenibile e orientata alla stagionalità è cruciale per preservare la salute del nostro pianeta e garantire la disponibilità di cibo di alta qualità a lungo termine.
Matteo Gozzini
“Fuori giri”
Inchiostro e pastello
L’ecosistema è un mosaico dinamico, in cui ogni essere vivente è un tassello che interagisce con gli altri, nello spazio e nel tempo, in un ciclo che si autoregola, si evolve e si adatta, creando continuamente quella meraviglia complessa e caotica che chiamiamo “biosfera” La specie umana è diventata nel tempo numerosa e sempre più impattante, e con la sua attività sta pesantemente modificando i cicli naturali per i propri fini, con l’illusione di poterne stare fuori. Dobbiamo renderci conto che noi siamo parte della natura e non siamo oltre i suoi limiti, e con il tempo il nostro impatto fa il giro e si ritorce contro di noi, per poi ripartire con un nuovo equilibrio senza la nostra ingombrante presenza. Sta alla nostra intelligenza rendercene conto per tempo e correre ai ripari al più presto. Per la nostra sopravvivenza, ma anche e forse più per rispetto della meraviglia che ci circonda, che chiamiamo “biosfera”.
Morgana Vaccari
“La corsa al progresso”
Tecnica mista, digitale e matita
In queste 5 tavole ho voluto rappresentare il bisogno irrefrenabile del progresso per l’umanità che non si rende conto che la terra è il nostro unico bene prezioso e bisogna prendersene cura.
Quindi ho raffigurato l’uomo che passo dopo passo distrugge tutto quello che tocca, finché non arriva davanti all’ultima speranza dopo aver distrutto tutte le altre forme di vita sulla terra; ed è costretto a fare una scelta: oltrepassare il limite? O fermarsi? E proprio qui decide di oltrepassarlo tagliando l’unico albero rimasto , per poi scoprire che dall’altra parte di esso c’era una delle paure più profonde per l’umanità, ovvero l’ignoto, il vuoto… Così rimase solo in un pianeta ormai deserto.
Nicole Cortellazzi
“Colpa di chi?”
Tecnica mista con pastelli e pennarelli
Queste 5 tavole parlano di alcune specie aliene, ovvero animali o piante non originarie del luogo, introdotte dal uomo accidentalmente o volontariamente portando così gravi danni alla fauna e flora autoctona.
Animali rappresentati: siluro, tartaruga dalle orecchie rosse e lo scoiattolo grigio.
Parmvir Singh
“Aurea Mediocritas”
Disegno digitale più matite colorate
Le tavole seguono la metamorfosi dell’uomo da personaggio prometeico, che tende ad avere un atteggiamento empio nei confronti della natura, a creatura silvestre, simbolo di un rapporto equilibrato con ciò che lo circonda.
Susanna Clerici
“Restart”
Inchiostro, uniposca e trattopen su carta riciclata
L’innalzamento delle temperature è un problema che ci risulta sempre più evidente ogni anno, è il risultato di diverse azioni che hanno impattato il pianeta fino a questo punto e col tempo abbiamo potuto toccare con mano il disagio da esso creato. Eppure ognuno continua ad andare sulla propria strada senza mai voltarsi indietro, non realizzando così che il sentiero che stiamo percorrendo ci riporterà al punto di partenza.
Bedani Mirko
Studente di Illustrazione e Grafica Editoriale
“Indifferenza”
Tecnica mista
Nelle tavole realizzate per “ Elogio del Limite “ ho voluto raffigurare l’ indifferenza sul cambiamento climatico, con una sequenza in cui il protagonista continua imperterrito a consumare il suo rituale, ignorando di essere inghiottito dall’ innalzamento dell’ acqua facendo sparire il soggetto ed il suo rituale.
Marco Bolla
Docente del Corso di Illustrazione
“Unlimi&Ted”
China, gessetto bianco e digitale
Come finire allegramente nel baratro… o come non finirci, facendosi qualche domanda e dandosi qualche risposta.